(Applausi unanimi e prolungati).
Con questi intendimenti raccogliamoci attorno al giovine Re sul quale l'occhio del padre e della madre posavansi con tanto affetto e che sollevando la bandiera abbrunata della patria, intende con animo sicuro verso la meta segnatagli dal padre e dalle tradizioni della sua Casa. Raccogliamoci attorno ad esso al grido di: Viva il Re (Vivi e prolungati applausi, - grida di: Viva il Re! ) Questo grido che mi prorompe dall'animo è l'espressione più pura dell'unità della patria, la manifestazione più alta della sua forza morale e della maestà e della grandezza del nome italiano, purificati da ogni contrasto regionale. Da qui l'avvenire della patria, da qui l'espiazione, che darà la pace alle nostre coscienze e al paese la sua unità morale e la coscienza della sua missione. (Applausi generali e prolungati. - Grida ripetute di: Viva il Re! )
Così parlava l'onorevole Saracco, presidente del Consiglio, ministro dell'interno.
Signori deputati! Mi onoro di annunciare alla Camera, che S. M. il Re, con decreto del 2 agosto, ha confermato me nell'ufficio di presidente del Consiglio, ministro dell'interno, e i miei colleghi nelle loro rispettive funzioni. Spetta perciò a me di compiere il mestissimo ufficio di associarmi, in nome del Governo, ai sentimenti d'indignazione e di dolore, espressi con rara eloquenza dal vostro degno presidente.
Mi associo a questi sentimenti coll'animo più che con le parole; le quali non bastano a significare la commozione profonda o il cordoglio che mi strazia.
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