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      O giovani, credetelo! I grandi problemi sociali non si risolvono con l'appello all'odio, alle ire, alle malvagità; chi questo consiglia è nemico di ogni civile progresso - è nemico del popolo, di cui si vanta di propugnare la causa.
      O giovani, i vostri padri vi hanno dato una patria che dalle brutture dell'oppressione e della tirannia, in breve volgere d'anni è giunta a tale altezza da meritare le maggiori considerazioni fra i popoli civili.
      Ispirandovi all'esempio del passato, attingendo sempre maggior fiducia nella giovinezza del paese, personificata nella giovinezza del Re, a cui l'età ha concesso la provvida vigoria degli impulsi rinnovatori, e il carattere e l'intelletto hanno dato la saggezza e la maturità che affida, non avete che a serrarvi intorno a lui, sicuri che Egli condurrà la patria verso i suoi gloriosi destini.
      Stringetevi, o giovani intorno al Re Vittorio Emanuele III che, raccolta la Corona nel sangue paterno, seppe anche far scaturire dal cuore e dalla volontà Sua tanta luce di nobili propositi, tanta fiamma di affetti generosi, tanta coscienza della tradizione storica e dell'ufficio che i nuovi tempi domandano!
      A noi generazione morente colla pace dell'al di là - non sorride che la speranza nei figli - che debbono - far più prospera - più concorde - la patria che adorammo e sogneremo in perpetua vittoria fin negli estremi riposi....
     
     
     *

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      E ora, a Voi vecchi compagni d'arme, dei quali ho fugacemente e troppo modestamente riassunti i ricordi e gli ideali, il saluto mio pieno d'amore e di ricordi.


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Ricordi di un garibaldino dal 1847-48 al 1900
di Augusto Elia
Tipogr. del Genio Civile
1904 pagine 508

   





Re Vittorio Emanuele III Corona