Il passo del Manifesto in cui si parla del sottoproletariato può anche essere interpretato come una velata allusione a Weitling, tant'è vero che sia questi che Bakunin vedevano nel Lumpenproletariat l'elemento più leale e sicuro della rivoluzione. Weitling non ammetteva la necessità, nel cammino verso il comunismo, di un periodo di transizione nel quale la borghesia agisca come classe dirigente, cosa che lo distanziò da Marx. Secondo lui, il modo migliore per instaurare un diverso ordine sociale consisteva nel portare il disordine sociale esistente a un livello tale da far esaurire la pazienza del popolo. Benché Marx salutasse con entusiasmo l'apparizione, nel 1842, del libro di Weitling Garanzie dell'armonia e della libertà, ruppe definitivamente con lui il 30 marzo 1846, quasi un anno prima della fondazione della Lega dei comunisti.
15 Nel senso di "piccola borghesia".
16 The Condition of the Working Class in England in 1844, di Friedrich Engels, tradotto da Florence Kelley Wischnewetzky, New York, Lovell - London, W. Reeves, 1888. [Nota di Engels].
17 Cfr. retro, dal capoverso che inizia con le parole "Per quanto la situazione...", fino alla prima frase del capoverso successivo, che termina con le parole "... diritto di modificare".
18 Questa Prefazione, scritta in francese da Engels dietro richiesta di Filippo Turati - che la tradusse e vi appose il titolo -, apparve per la prima volta nell'edizione italiana del Manifesto tradotta da Pompeo Bettini (Uffici della "Critica sociale", Tipografia degli Operai, Milano 1893). Qui è stata ritradotta a partire dall'originale francese.
| |
Manifesto Weitling Bakunin Lumpenproletariat Marx Marx Weitling Garanzie Lega The Condition Working Class England Friedrich Engels Florence Kelley Wischnewetzky New York Lovell Reeves Nota Engels Cfr Questa Prefazione Engels Filippo Turati Manifesto Pompeo Bettini Uffici Tipografia Operai Milano
|