Il governo riuscì a sventare il piano insurrezionale - precursore, stando ad alcuni storici, della teoria leninista della rivoluzione diretta da un'élite rivoluzionaria -, e una trentina di Eguali, tra i quali Gracco Babeuf, vennero condannati alla pena capitale. Louis Blanc e Louis-Auguste Blanqui furono suoi discepoli.
44 Claude-Henri de Rouvroy, conte di Saint-Simon (1760-1825), aristocratico francese di presunta stirpe carolingia, veterano della guerra di indipendenza degli Stati Uniti d'America, attivista politico e autore di una vasta opera che si trasformò ben presto in un oggetto di culto per i suoi seguaci, è uno dei massimi responsabili della diffusione di idee protosocialiste nell'Europa dell'epoca. Convinto che l'intera società riposi sull'industria e che questa sia l'unica decisiva fonte di ricchezza, Saint-Simon divenne l'apostolo della "classe industriale", il settore laborioso e creativo della società chiamato a occupare la prima fila di un ordine ricostruito in chiave sociale egualitaria e di economia pianificata. Saint-Simon fu il maestro principale di Auguste Comte, cosa che - con l'aver proposto nel 1813 la creazione di una scienza positiva della morale, della politica e dell'umanità in generale - lo fa apparire uno dei "padri fondatori" della sociologia scientifica. Ad ogni modo, la sua scuola diventò una vera e propria "chiesa", centrata sulla sua ultima opera, Nouveau christianisme (1825), nella quale si difende la convenienza morale del dedicare tutte le energie sociali alla "classe più numerosa e più povera". In seguito alla disgregazione della Chiesa sansimoniana, di inequivocabile significato socialista, alcuni suoi discepoli scelsero di trasformarsi in intraprendenti e, alla fine, ricchi uomini d'affari, in "capitani" d'industria.
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