La differenza è tutta qui: chi vedendo una zucca la scambia per la moglie, viene chiamato pazzo perché la cosa succede a pochissimi. Chi invece, avendo la moglie in comune con molti, giura che è più virtuosa di Penelope, e, felice del suo errore, è orgoglioso di sé, nessuno lo chiama pazzo, perché la cosa accade spesso e dovunque.
Appartengono alla confraternita anche coloro che disprezzano tutto in confronto ad una partita di caccia, e vanno dicendo di provare un incredibile piacere tutte le volte che sentono il suono cupo del corno e l'abbaiare dei cani. Credo che anche gli escrementi dei cani, quando li annusano, mandino per loro profumo di cinnamomo. E quale dolcezza squartare la selvaggina! L'umile plebe può squartare tori e castrati, ma sarebbe un delitto farlo con un capo di selvaggina: questa è prerogativa di nobili. A capo scoperto sta il nobile, piegati i ginocchi, col coltello destinato allo scopo (è vietato servirsi di uno strumento qualunque), con gesti rituali, in pio raccoglimento, taglia determinate membra in un determinato ordine. Una folla silenziosa lo circonda, ammirata come se assistesse a non so quale nuovo rito, mentre si tratta di uno spettacolo visto e rivisto. Se poi uno ha la fortuna d'assaggiare un bocconcino della preda, crede di avanzare non poco in nobiltà. Costoro, cacciando e cibandosi in continuazione di selvaggina, mentre ottengono solamente di trasformarsi press'a poco in fiere, si illudono invece di menar vita da re.
Molto simili sono quanti, in preda alla frenesia del costruire, senza posa trasformano il quadrato in rotondo, o il rotondo in quadrato.
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Penelope
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