Se terrà in qualche conto gli scrupoli dei sapienti sul latrocinio e l'usura, avrà ripugnanza a spergiurare; colto a mentire, arrossirà. Se si desiderano onori o benefizi ecclesiastici, un asino o un bue potrà aggiudicarseli prima del sapiente. Se è il piacere che ti muove, le fanciulle, che in questa storia hanno il posto d'onore, si danno di tutto cuore agli stolti, mentre hanno orrore del sapiente e lo fuggono come fosse uno scorpione. Infine, chiunque si ripromette una vita in qualche misura lieta, comincia con l'escludere il sapiente, tollerando piuttosto qualunque altro animale. In breve, da qualunque parte tu ti volga, presso pontefici, prìncipi, giudici, magistrati, amici, nemici, grandi e piccoli, tutto si ottiene col danaro alla mano; ma il sapiente disprezza il danaro, e perciò, di solito, da lui ci si tiene lontani con la massima cura.
62. Ed ora, benché sia impossibile esaurire il mio elogio, bisogna pure concludere il discorso. Perciò smetterò di parlare, ma non senza avere prima dimostrato in poche parole che non sono mancate grandi autorità a glorificarmi, sia con gli scritti che con le azioni; e questo perché qualcuno non sospetti scioccamente che sia io sola a compiacermi di me stessa, e perché i legulei non mi accusino di non produrre documenti. Perciò, prendendo esempio da loro, allegherò le prove senza preoccuparmi che siano pertinenti.
In primo luogo, tutti sono persuasi della verità di un notissimo proverbio: "Quando una cosa manca, ottimo sistema è fingere che ci sia". Perciò è bene cominciare con l'insegnare ai ragazzi questo verso: "Fingersi folli a tempo e luogo è somma sapienza". Potete rendervi conto da voi di quale gran dono sia la follia, se anche la sua ombra fallace, e la sua sola imitazione, meritano dai dotti così grande lode.
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