Ai mendaci miracoli non cedala ragione rapita in meraviglia
da quella falsità che chiede preda.
La verità dall’uomo non si appigliadal superbo settario che si atteggia
a dir che i detti suoi sol Dio consiglia.
Non da colui che in estasi primeggia
e al basso fanatismo i molti spinge
mentre su ciò che fu sprezza e dileggia.
Ai ripetuti attacchi partiti da certi pulpiti contro gli spiritisti
han fatto seguito dei riassunti e delle pubblicazioni che se contengono la stessa sostanza
differiscono però dal linguaggio tenuto in pubblica conferenza. Quelli spiritisti che in Firenze si sono riuniti in sodalizio onde potere con più facilità e profitto proseguire le proprie esperienze
spinti dalla curiosità e dalla brama di apprendere
hanno tenuto dietro a quanto è stato detto contro di loro in questi ultimi giorni
e specialmente a ciò che venne esposto in pubblica conferenza. Con loro stupore hanno visto schierarsi fra gli avversari quelle frazioni evangeliche
che volgarmente sono note per congreghe di protestanti
nelle quali si dice apprendere la verità.
Ascoltate le ragioni portate da uno dei loro Pastori
gli spiritisti deliberarono di non rispondere; primo: perchè tutte le cose che disse le sapevano già
anzi ne omise alcune che avrebbero fatto risaltare di più il suo spirito: secondo
col modo tenuto per esporlo non potevano avere l’onore della polemica: terzo
le confutazioni fatte con la scienza alla mano erano di una povertà tale di argomenti da consigliare piuttosto l’oratore a non uscire dal suo campo
che è la teologia
per non muovere la compassione di chi lo ascolta e di chi lo legge: quarto poi
il chiamare la Bibbia come accusa e come prova contro le pratiche degli spiritisti
ha un valore molto relativo perché possa bastare a demolirli e farli tacere.
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