È ormai rancida politica quella di sollevare scissure per tener sempre tesa l’immaginazione nei proseliti
impegnarli in lotte onde eccitare le passioni
seminare rancori per dividere ed imperare.
Per i paladini del dogma tutte le armi sono buone
anche quelle dell’odio. Mentre con parole melliflue
ispirate da evangelica luce
si predica amore
e con occhi semichiusi e mani in fede
oppure a braccia aperte rivolte al cielo e pupille pietose
si evoca le spirito santo per la pace degli uomini
con rapidità incomprensibile quell’estasi si trasforma
e l’uomo pio scaglia allora anatemi contro chi è fuori delle sue idee
e spinge l’uno contro l’altro
e papisti e razionalisti e spiritisti e protestanti stessi son fatti bersaglio delle più basse accuse e delle più volgari diatribe.
Non è che rispondendo
si voglia dichiarare o accettare battaglia né tener responsabile il gregge di ciò che possa dire il Pastore. Con volontà dipendenti e sommessamente curvate
con fanatici di libri che non hanno letto o compreso
con interessati che succhiano alle mammelle della fede materiale alimento
sarebbe assurda ogni discussione.
Essi si contentano di sentirsi chiamar pecore
e finiscono col credere di esserlo davvero. Si contentano di sentire declamare con pomposo stile e con scorrevole parola cose imparate a memoria
di credersi eletti del Signore
e ritengono che le aspirazioni umane si limitano fra il libro degl’inni e la Bibbia.
Abituati ad udire che tutto è là
il di fuori non li commuove
anzi ostile è tuttociò che non è sanzionato e riconosciuto buono dal solerte pastore.
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Pastore Bibbia
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