Ma non finisce lí
la spiritosa fantasia dell’oratore sa risvegliare nuova ilarità ripetendo la storiella di un cane parlante venduto per una gran somma a Parigi; storiella presa fra le amenità del Figaro. E questa ottenne dall’uditorio un maggior resultato di risate dell’aneddoto del povero Saul
e più ne avrebbe ottenute l’oratore se avesse ripetuto il discorso tenuto dall’asina a Baalam che la percuoteva ingiustamente. È vero che in quella occasione il ventriloquo potrebbe essere stato l’angelo che stava lì in mezzo alla strada con la celebre spada nuda in mano.
Del Cane è storiella
ma dell’asina è verità
ne parla la Bibbia.... e poi il serpente non discorse con Eva?
Così di questo passo procede la conferenza facendo notare come molti medium fossero stati presi in truffa flagrante.
Secondo lui cosa prova questo? che vi sono dei frodatori. Nessuno nega che ve ne siano e che ve ne saranno
ed è appunto facile il trovarne quando con poca fatica si possono guadagnare grandi somme. La medicina
la chirurgia non ha i suoi ciarlatani? Non ha i suoi ciarlatani il Vangelo? Per molti secoli la Parola di Dio è lauta sorgente di benefizi ai suoi interpetri
è grassa rendita di un capitale che non è suscettibile a grandine e fallimenti
e questo si chiama la fede. Si rimprovera li spiritisti di vendere le comunicazioni dei trapassati a un tanto il quarto d’ora
mentre poi quelli che esaltano l’umiltà e la povertà di Cristo godono belli stipendi ed abitano in sontuosi appartamenti. E perchè non sfugga loro questo materiale benessere
nel solito giornaletto – La Fiaccola – e nello stesso numero rammentano al gregge
per la circostanza della Pentecoste
i sacrosanti doveri in questi termini precisi e molto eloquenti:
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