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      Se vere sono le narrazioni quale causa dava ai secondi la potenza dei miracoli? La risposta si prevede è quel povero Diavolo tanto furbo che più tardi porterà il nostro Signore a girare sulle cornici del tempio per tentarlo pur sapendolo figlio di Dio.
      La seconda cosa che ci dice la Bibbia è questa che gli spiriti dei trapassati non possono avere comunicazione di sorta con i viventi. Quando l’autorità del santo libro dice questo bisogna tacere. Non ha detto anche che per illuminare una strage si fermò il sole? costò caro a Galileo e a Klepero il versetto 12 del cap. 10 di Giosuè; non ci dice anche che Iddio ha sempre avuto un solo popolo eletto il quale malgrado i ripetuti miracoli è andato spesso all’adorazione degl’idoli e delle bestie: che la moglie di Lot diventò di sale; e in Giobbe al cap. IV non si sente come uno spirito essendo passato davanti a lui gli fe’ arricciare pel timore tutti i peli del corpo; e tante e tante cose ci dice che il mentovarle è superfluo come il crederle.
      È vero altresì che Mosè con leggi severe punisse con la morte le più lievi infrazioni alle sue leggi e quelli Israeliti che si davano al culto dell’evocazioni venivano senza alcuna pietà fatti morire; ed è ciò una prova di più che nel popolo eletto malgrado il divieto e le pene nascosamente si continuava un’usanza contratta nella servitù d’Egitto. Ed è di là probabilmente che i Greci hanno attinto gl’insegnamenti trasmessi poi alle Sibille di Roma. Ora leggiamo con raccapriccio le esecuzioni e gli eccidi ordinati da Mosè in nome di Dio buono e giusto ma pur troppo suscettibile all’ira ed al pentimento “perocchè io sia Dio geloso”.


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Lo Spiritismo
di Gino Fanciullacci
Cellini Firenze
1884 pagine 37

   





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