Il secolo dei lumi
come lo chiama il nostro valente oratore
si è valso della libertà conquistata con tanti sacrifizi
ed ha dimostrato chiaramente come all’umanità non bastino più le favole e le leggende
e che il miracoloso libro tenuto chiuso per tanti anni
gelosamente custodito dai sacerdoti
venisse difeso con i roghi e le torture. E se la civiltà deve riconoscenza a Lutero
è per l’appunto
perchè lo tolse al segreto e lo diè pascolo alla mente umana
curiosa di studiare il misterioso contenuto. E se leggendolo non si trovò tutta quella perfetta armonia
quell’insieme sublime
quella morale più pura
di chi la colpa?
Quando l’egregio Pastore trasportato dagl’impeti della eloquenza
grida: chi sceglierete voi fra Cristo e Allan Kardec? Noi gli rispondiamo; entrambi. Se l’uno splende al disopra dell’umanità
grande per la sua dottrina
immenso per il suo martirio; il secondo
semplice coordinatore di fatti
caldo ammiratore del Nazzareno
uomo dotato di forte criterio
può essere senza fallo messo al lato a tutti coloro che hanno posta la propria esistenza al servizio dell’umanità.
Allan Kardec non ha mai preteso essere un messia
un eletto
un figlio unico di Dio; non ha voluto impiantate una nuova religione
nè distruggerne le altre; i suoi libri possono esser letti e confutati senza incorrere in peccato
nè ha detto
voi sarete salvi se crederete in me. Allan Kardec in tutto e per tutto si rivela un uomo.
E quando
il dotto conferenziere cita come vanto della Bibbia
l’essere giunta fino a noi
questo è molto relativo
sapendo ormai tutti
come le religioni che governano le coscienze degli uomini
vantino anche per boria
antichità strepitose di libri
conservati religiosamente attraverso le varie vicissitudini del tempo.
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