che ascose il vero al limpido avvenire.
La seconda conferenza che porta per titolo La scienza
ottenne un debole resultato. Il conferenziere dopo aver respinto l’opinione di quelli che negano tutto e di quelli che affermano troppo
confessa che “positivamente molti di quei fenomeni sorprendenti sono delle realtà palpabili e perfettamente spiegabili”.
Solamente questa dimostrazione fa come ad Eva dimenticare il divieto
ed il frutto proibito diventa buono. Se dei fatti esistono bisogna osservarli
ed allora non deve agitarsi tanto
se dei buoni fratelli vogliono vedere coi propri occhi e studiare.
Nella produzione di quello
l’oratore esclude il concorso del diavolo
esclamando: è troppo furbo per servirsi di tali mezzi. Eppure non si rammenta che la maggioranza dei pastori evangelici ammette per unica prova il concorso di Satana. In Firenze nell’anno 1880
il Sig. Paolo Geymonat
professore di Teologia
in una sua conferenza tenuta al circolo filologico contro lo spiritismo
si esprime a questo riguardo nei seguenti termini:
“Considerata la varietà dei fenomeni
esclusa nei medesimi ogni causa artificiale
e la sufficenza di qualsiasi causa naturale
non è giuoco forza ammettere una causa soprannaturale? Per debito d’imparzialità
per amore di verità
ammettiamo addirittura l’azione di forze invisibili ed intelligenti
ossia di spiriti.
“Principia qui però a farsi critica la questione
e a dar luogo a vedute opposte. Chi sono quegli spiriti? sono essi gli spiriti dei defunti? Sono essi gli spiriti che chiamate
che desiderate
che credete?
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