“È impostura? È debolezza? Noi rispettiamo la credenza di queste comunicazioni dell’uomo con gli enti superiori
che troviamo fino alla culla dell’umanità
e che i secoli di maggior luce
anzichè negare
s’ingegnano di spiegare. E forse l’età nostra sta facendo un gran passo verso la rivelazione di quei misteri”.
I pensatori dunque riconoscono che i problemi dell’immortalità stanno per sciogliersi
nove decimi dell’umanità sono spiritualisti
essi credono a quest’esistenza dell’anima
alla sua personalità dopo che l’organismo materiale per causa della morte
si dissolve.
Li spiritisti invece di appoggiarsi a ragionamenti metafisici
a miracoli
a libri rivelati
credono che dei fatti suscettibili all’osservazione ed all’esperienza provino l’esistenza dello spirito
che non si estingue con la morte del corpo ma continua ad essere
non in mondi immaginari
ma in questo spazio dove noi viviamo
in queste moli che si chiamano stelle progredendo sempre in sapienza e perfezione.
Se ciò è vero
nessuno può impugnare i benefizi della grande scoperta
e riconoscerla come un bell’avvenimento dei nostri tempi. Essendo i fatti manifestazioni sensibili
osservabili e verificabili
e potendosi riprodurre costantemente con mezzi accessibili a tutto il genere umano
fino a prova contraria gli spiritisti affermano
che le anime dei nostri trapassati
vivono intorno a noi
possono mettersi in rapporto con le persone che lasciarono
e confortarle.
È detto che i fatti esistono
se essi sono quali si presentano
quali si osservano
l’avvenire appartiene allo spiritismo; se con ragioni più forti di quelle fino a quì esposte
si proverà che i fenomeni provengano da cause differenti
allora sparirà lo spiritismo senza la necessità di dir sempre che coloro i quali condussero la mente umana a questo studio furono degl’idioti e dei furfanti.
| |
|