La vita non procede per una pianura monotona
ma avanza per una montagna rocciosa
faticosa e piena di perigli; l’anima si fortifica nell’attrito
e le cime sono raggiunte da colui che seppe vincerne le difficoltà degli ostacoli. Essa non ha per impero che l’Universo
ed ha il diritto di frugare là dentro; chi le consiglia di arrestarsi non può avere che le credenziali dell’ignoranza
o gli attributi della perfidia.
“Io dormendo sognava
che la vita è bellezza
svegliato vidi che la vita è dovere”. Questo detto di Emanuele Kant
è bene il rammentarselo spesso
ed è ciò che ha prodotto i grandi benefattori dell’umanità gl’inventori sublimi.
È dovere di tutti di essere sempre là dove si compiono i destini dell’uomo; di riconoscere i benefizi di tutti quegli umanitari che si chiamino Galileo
Archimede
Linneo
Dante
Raffaello
Rossini
o pure Cristo
Confucio
Vincenzo di Paola
poichè se nei primi vive l’ideale della scienza e delle arti
spira negli ultimi un immenso amore per l’umanità; pionieri più o meno fortunati che preparano il terreno al moto pesante delle moltitudini.
Scienza e storia sono le nostro maestre
il genio antico vive per noi in pagine immortali
in maestosi monumenti; l’avvenire nella forza che abbiamo di convinzioni che conducono al bene.
Dall’India ai nostri tempi vibra un immenso raggio
ed in esso vediamo sparire e ricomparire la civiltà
nei colossi d’Egitto
nei monumenti della Persia
nelle dispute della Giudea; fra le ruine di tante città lo sforzo umano si ammira anche nel silenzio delle rovine.
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