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      Direte: «Io sono individuo, io sono inventore, la mia patria, l'umanitą tutt'intera sta contro di me; io posso morire ignorato, la mia scoperta puņ andare smarrita: dov'č la correlazione tra l'individuo e la societą? tra il primo inventore del vapore e la Francia?» - Dov'č? Non esiste. La tradizione č rimasta co' suoi individui; gli individui che signoreggiavano la tradizione stavano colla tradizione stessa, e se uscite dalla correlazione, cadete nel vuoto. Io parlo di storia, del succedersi dei dogmi; rimango nella rivelazione degli esseri, nel fato. Ha torto la societą di non curarvi? siate uomo, difendetevi. Ha ragione? si difenda essa; discutiamo; e la discussione sarą vinta da chi produce ragioni reali, positive, preponderanti, in una parola, rivelate. Fuori di questa sfera, avrete, da un lato, l'individuo inventore e il popolo cieco, l'individuo legislatore e la massa anarchica; dall'altro lato, il popolo infallibile, e l'individuo traviato, felice ogni maggioranza, e sventurato chi riman solo nel suo opinare. Č mįrtire o delirante? Dimandatelo alla logica, alla metafisica, e cadrete nelle antinomie de' criteri, del vero; dimandatelo al primo uomo in cui vi abbattete, e vi risponderą che non si ha ragione nč perchč si sia individuo, nč perchč si sia popolo, ma solo perchč si č nel vero fondato sulla natura, e sul movimento della logica sottomessa alla rivelazione. Cosģ si arriva alla veritą; e giungere alla veritą sia cogli individui, sia coi popoli, si č giungere all'umanitą.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





Francia