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      7.° La vita segue tutte le evoluzioni circolari della natura. Qualunque ne sia la ragione occulta, i contrari si collegano, si alternano, le forze opposte primeggiano a vicenda in ogni cosa; e l'immensa maggioranza dei fenomeni ritorna in sè stessa con un giro periodico. Di là le evoluzioni dei pianeti, il moto della terra, il corso delle stagioni, il succedersi del giorno e della notte. Noi non sappiamo se il moto molecolare ha i suoi periodi; possiam supporlo se guardiamo ai contrasti del magnetismo e dell'elettricità che alternano le attrazioni dei due poli. La vegetazione è pur visibilmente circolare: la pianta respira, si nutre, si riproduce, segue l'alternarsi del giorno e della notte, sente il moto de' pianeti. La natura si ordina, si anima, s'innalza perfezionando e moltiplicando i suoi circoli.
      L'animale è una macchina periodica per 1'ispirazione e la respirazione, per la circolazione del sangue, per il moto peristaltico e antiperistaltico, pel rinnovarsi dei bisogni fisici, pel passaggio dalla azione all'inazione, dal lavoro al riposo, dalla sveglia al sonno. Il nostro giro si complica assai più che non appare alla vista; hannovi circoli impercettibili che si lasciano indurre senza che sia possibile seguirli. Così le febbri, gli accessi che si rinnovano a periodi di più anni, i ritorni epilettici attestano una circolarità invisibile di cui ci sfuggono i periodi, i fluidi, le condizioni. Nuovi circoli si manifestano nel sistema muscolare e nel sistema nerveo: quando non sono fissati, tendono a fissarsi coll'abitudine che mira sempre a ripetere il passato e a girare nel circolo degli atti anteriori.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693