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      Per una pecora sono disposto a dare venti giorni di lavoro, per una misura di grano voglio darne dicianove: tra la pecora e il grano non havvi identità nè eguaglianza, nè deduzione; essi rappresentano due desideri distinti: tra le due attrazioni, tra le due forze che mi attirano, havvi eguaglianza fino a dicianove, havvi paragone; lo scambio è possibile, anzi è necessario, perchè una forza eccede l'altra di uno. Non si misurano, non si paragonano mai i valori; si misurano, si paragonano solo le forze d'ogni valore. Nel commercio e dovunque hannovi due cose distinte: da un lato un valore incognito determinato dalla vita, una ispirazione, un'attrazione ineffabile che dà un prezzo alle cose, e ci dispone all'azione; dall'altro lato, hannovi forze materiali sottomesse a leggi meccaniche, e tutte paragonabili sotto l'aspetto delle quantità. Si scambiano, si valutano le forze meccaniche; pure in questo lavoro automatico il commercio sempre in balìa dell'ispirazione: se l'ispirazione varia, se si áltera la rivelazione della vita, la forza dei valori varia, lo scambio materiale deve attuarsi su nuove basi.
      Così la rivelazione della vita sceglie tra il bene e il male; sceglie tra l'indipendenza personale e la ricchezza esteriore; sceglie tra i diversi beni, e rende possibile lo scambio. Queste sono le quattro operazioni dell'arte di vivere assolutamente impossibili secondo la logica.
     
     
     
      Capitolo V
     
      IL RITMO DELLA VITA
     
      La vita si compone di più istinti, governata da un'aritmetica misteriosa che li combina e li trasforma, in forza di una legge incognita.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693