Questa considerazione scioglie il problema del bello assoluto. Che cosa č il bello assoluto? Quello d'un sistema? Non č assoluto, č relativo ad una fase istorica, appartiene alla Grecia, a Roma, all'Europa. Il bello assoluto deve appartenere all'umanitā, sarā dunque o il bello istorico del sistema avvenire dell'umanitā, o il bello rude e selvaggio che splende sui valori del ritmo, quando sono contemplati e non desiderati.
Capitolo XII
LA POESIA DELLE RELIGIONI
Prima che vi siano i drammi e i poemi, la stessa religione č un dramma ed un poema. Nel formarsi essa non cerca il bello, ma la veritā, non tende che alla felicitā, č opera della ragione. Pure, ogni atto della ragione vien suggerito dall'ispirazione della vita; la religione č nel tempo stesso un sistema mistico e un sistema meccanico: il secondo, creato dal primo, lo desta di continuo, ne č il segno, l'effetto, e attende, per cosė dire, l'istante di rivelarsi a noi come una vera epopea.
La religione svela la sua poesia quando non č pių un mezzo di salute, nč una veritā, nč un interesse: quando trovasi ridotta ad una favola, ad un errore del passato; quando ha cessato di essere la religione. Finchč la religione sussiste, la poesia č velata, i personaggi della leggenda sono veri personaggi; si adorano, si temono, e loro si dimandano i beni della terra e del cielo. Quando combattiamo una religione siamo ancora preoccupati dalla veritā o dall'interesse, ci fondiamo sui fatti; confutando i dogmi, cerchiamo la realtā. La religione č dessa abbattuta?
| |
Grecia Roma Europa
|