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      La causa del dubbio risiede nel conflitto di due interessi opposti; l'uno sorge da un ordinamento antiquato della società, dalle tradizioni, dalla educazione; l'altro emerge da più alte considerazioni sui doveri e sui destini dell'uomo. Come toglierci al dubbio? Seguendo il sistema che ci domina: accettate la sfida o rifiutatela; ma non esitate. Se non avete fede nella legge più alta che ripone in voi la moralità, che disprezza le superstizioni del medio-evo, se non credete alla legge che vi impone di essere uomo e non cavaliere, se in voi l'uomo antico non è spento, se vivete coi pregiudizi dell'antica società adottandone gli usi, l'antica legge deve essere sacra per voi; invocando la nuova legge mentireste alla vostra coscienza; parlereste di virtù per mascherare una viltà.
      Ho parlato del duello: il dubbio si riproduce sotto mille forme nelle epoche rivoluzionarie, ad ogni istante ci sentiamo tra due leggi opposte; e sempre figlio del conflitto di due opposti sistemi, come il dubbio sulla moralità di Abramo. La regola rimane sempre la stessa, convien seguire l'insieme del sistema adottato; nessuno ha l'obbligo di essere superiore alla rivelazione da lui ricevuta, e nessuno potrà mostrarsi superiore alla coscienza che lo ispira. Così se sorge un regicida, lo mirerò quando s'avvia al patibolo; il suo sguardo, il suo incesso, mi diranno se abbia tentato un colpo temerario o un fatto eroico: alle barricate guarderò gli uomini delle barricate; il loro contegno mi dirà se sono ebbri di chiasso e di polvere, o cittadini che compiono un dovere.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





Abramo