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      La metafisica ha preso questa contraddizione critica per una contraddizione positiva, ed ha cercato un termine medio, un titolo, per conciliare l'opposizione tra la proprietą e la comunanza. Il primo concetto che le si offerse fu di subordinare il dilemma al principio dell'interesse. Qui la superioritą della comunanza sulla proprietą fu sģ evidente, che la metafisica sciolse il dilemma, negando la proprietą a nome dell'interesse pubblico. La repubblica di Platone si fonda sulla comunanza. Non importa forse al bene pubblico, che la repubblica sia una, come se tutti i cittadini avessero gli stessi occhi e intendessero colle stesse orecchie? Platone nega adunque la proprietą: primo l'accusa di sviluppare l'egoismo: il proprietario non vede che sč, non pensa che a sč, vuol dilatare il suo dominio, vuole eternarlo, nč d'altro gli cale. La proprietą si trae dietro il fasto, l'ozio, l'insolenza, genera la miseria, la guerra del ricco e del povero, il governo della repubblica vien conteso, carpito come premio della ricchezza o della violenza; quindi la repubblica impotente, la veritą senza forza, la giustizia senza valore: quindi l'insufficienza de' politici, de' legislatori, degli oratori, dei tiranni, delle assemblee popolari: perché? il vizio originale della societą sussiste, ela ragione vuole che stiano con sé tutte le sue conseguenze, le liti, i furti, l'ozio, la crapula, la guerra del ricco e del povero, la guerra di tutti, la giustizia venale, le leggi dettate a caso; insomma l'assenza d'ogni vera legge, di ogni volontą veramente pubblica, in altri termini, d'ogni comunanza.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





Platone