La scelta degli uomini, la congiunzione dell'interesse e dell'ascetismo sono fatali, non possiamo signoreggiarle; ogni tentativo per dominarle č irrito o torna a profitto della fatalitą stessa, poichč, volendo signoreggiare, siamo signoreggiati. Tentate di comporre un governo, le persone da voi preferite nel mistero di una societą secreta o nel secreto di un gabinetto sono uomini, saranno la materia animata d'un principio che ve li torrą, li rivolterą contro di voi, li subordinerą ad altri uomini, e combattendo o propugnando il progresso, troverete sempre che il supremo elettore di ogni capo č il popolo e che la natura opera colla voce del popolo.
Quali saranno adunque per noi l'interesse e il principio del governo? L'interesse generale combatte per la legge agraria; il punto su cui cade nella sua attuazione si č l'ereditą, l'abolizione delle grandi fortune; quindi il governo deve rappresentare l'interesse e la giustizia della legge agraria; le persone sortite a governare devono essere assorte per egoismo e per ascetismo nell'opera che eguaglia le fortune. Ci č difficile esentare il ricco da una nota di sospetto: lo vediamo qualche volta devoto al popolo; č devoto nella certezza di non rimanere spogliato dalla stessa legge che proclama, spera di salvar sč stesso nel trionfo della casta che combatte, č devoto nella fede di non riuscire. Lo abbiam visto da sessant'anni pronto ad accogliere tutti i sofismi della metafisica onde sfugga per la tangente di astratte considerazioni all'imperiosa legge della giustizia, che lo voleva intento all'opera unica dell'eguaglianza e dedito alla giustizia qualunque fosse l'evento.
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