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      Convien mentire per l'onore di Dio. Di là tutte le leggende dei santi. Poi, per un movimento regressivo dell'imaginazione, si falsano i libri sacri di proposito deliberato, il falso ingrandisce il passato; Mosè, Cristo, Budda, toccano alla grandezza impossibile degli Dei nel mentre che si attribuisce agli antichi nemici la malvagità soprannaturale dell'inferno.
      Così la rivelazione sacra dà una triplice mentita alla rivelazione naturale; essa mente osservando i fatti generali come se fossero eccezioni, mente trasportando la legge nel regno dell'allucinazione, mente ancora compiendo l'allucinazione colla finzione.
     
     
     
      Capitolo IV
     
      LA RIVELAZIONE CRISTIANA
     
      Il cristianesimo presenta tutti i vizi della rivelazione soprannaturale. L'elevazione del dogma, la grandezza della dottrina non sopprimono in esso l'idolatria, il miracolo, la favola, l'autorità, la dominazione, chè anzi quanto più esso è perfetto, tanto più raggiunge la perfezione del vizio.
      Il Dio cristiano non trasporta più la vita all'origine delle cose, ma vi trasporta la ragione; non divinizza più il vivere, divinizza il pensare. Nel cristianesimo non sono più il maschio e la femmina che generano il cielo e la terra; la generazione fisica è surrogata dalla forza dell'intelligenza, che divien creatrice; l'ordine dei sessi e degli istinti è surrogato dall'ordine delle idee. Il cristianesimo ha depurato i dogmi orientali, il suo verbo ha rigenerato la Trimurti vitale dell'India, la sua trinità ha riassunto il lavoro filosofico della Grecia, ha iniziato il mondo ai misteri della scienza.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





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