Capitolo IV
LA METAFISICA DEL RISORGIMENTO
Il mondo moderno si sviluppa in odio al cristianesimo. Basti interrogarne la vita; si vedrà che la poesia del risorgimento rifiuta di celebrare Cristo vuol esser profana, ,vuol la terra, e non il cielo; il sistema mistico dell'umanità, e non quello della cristianità. Petrarca è il vero precursore vitale de' tempi moderni. Egli è credente, ma adora gli antichi; è cattolico, ma preferisce i filosofi ai Padri; vuol scrivere in latino, ma il suo genio ama la lingua vivente, egli la sprezza, ma giunge a noi solo col Canzoniere. Unicamente guidato dalla vita; canta l'amore, e l'amore gli benda gli occhi; Petrarca non distingue più il papa da Bruto, l'imperatore da Cesare; il medio-evo è svanito; l'uomo nuovo è fratello degli antichi, i pagani sono fratelli dell'Italia nascente Lo stile di Petrarca segue solo la celebrità, la gloria, la forza; la sua bellezza fugge i particolari, il diritto, non inciampa nel giudizio, rimane poetica e insensata per evitare la vita cristiana. D'indi il classicismo che dà nuova forma all'arte dei risorgimento. Figlio di Petrarca, il classicismo fugge a disegno i minuti particolari, si esprime in un modo antico per essere astratto; il poeta classico non vuol essere del suo secolo, non vuol parlarci della patria sua; sostituisce gli Dei della Grecia ai santi del cristianesimo, arrossisce della propria religione, e finisce per professare una religione astratta. I suoi eroi non sono credenti, sono tipi; egli mette in iscena il tiranno, l'amante, l'amico, il traditore, il padre, la figlia; la sua azione esprime il movimento generale della tirannia, dell'amore, dell'amicizia, del tradimento, della famiglia, in un dato caso; il suo dramma è un caso di coscienza in azione.
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