D'indi il suo procedimento e la sua caduta.
Il suo procedere fu semplice: la democrazia fremeva, si rivoltava. Il governo provvisorio la lasciò libera in piazza, nei circoli, al Luxembourg, fuori dell'amministrazione: lecito ad essa di continuare nella pubblica via, nelle fabbriche nazionali, poco importavagli dove, la rivoluzione del povero, purchè non fosse nel governo. In pari tempo l'orleanismo conservò i suoi impieghi, il legittimismo invase l'assemblea nazionale, il bonapartismo s'agitò apertamente: non si torse un capello ad alcuno. Il governo era clemente, generoso, senza occhi, senza orecchi per quella libertà formale ch'era avversa alla giustizia del popolo.
La caduta del governo provvisorio fu semplice come il suo procedere. Il primo giorno in cui fu assalito dalla democrazie si trovò nei campo nemico, la sua libertà era quella della religione, della proprietà, della borghesia; il suo diritto mitragliò la democrazia senza pietà, senza misericordia; in giugno superò mille volte le più nefaste repressioni della monarchia. Allora il governo provvisorio fu congedato; i tre partiti che le generalità classiche della prima repubblica avevano lasciato sopravvivere, si collegarono per fissare e utilizzare le libertà della proprietà e della religione.
Non dobbiamo difendere, dobbiamo combattere la costituzione del 48: essa involge nelle insidiose sue generalità la contraddizione tra la libertà del borghese e quella del popolo, tra la sovranità del ricco e quella del povero. Qual'è il governo che costituisce?
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Luxembourg
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