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      Leibnitz, che confessava essere contraddittoria l'alterazione nelle cose, doveva pur confessare esser contraddittorio il cominciare, il finire di ogni pensiero; Leibnitz che voleva il pensare eterno nella monade, perchè non cominciasse per assurdo, venendo da ciò che non è il pensiero, doveva volere eterno ogni pensiero, perchè non cominciasse per assurdo, vedendo da ciò che non è lo stesso pensiero.
      2 Vedi Essai sur le principe et les limites de la philosophie de l'histoire. - Paris, 1843.
      3 Essai sur le principe et les limites de la philosophie de l'histoire, p. 207 § 1.° - L'histoire ideal au point de vue desi intèrèts.
      4 Vedi Machiavel juge des rèvolutions de notre temps, par Joseph Ferrari, Paris, 1849.
      5 Vedi De religiosis Campanella opinionibus: Auctore JOSEPH FERRARI - Paris, 1840.
      6 Rinvio il lettore al mio lavoro: Les philosophes salariés. - Parigi, presso Sandré, 1842
      7 Vedi la mia Federazione Repubblicana. - Londra 1851.


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Filosofia della rivoluzione
di Giuseppe Ferrari
1851 pagine 693

   





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