Si chiese se le religioni erano vere o inventate, se i dominj legittimi od usurpati, se la nuova generazione doveva gemere, perchè deboli od ingiuste erano state le anteriori generazioni.
In mezzo al giudizio universale pronunziato su ogni passata istituzione, sorse in Italia la filosofia della storia.
Umile iniziato di tanta scienza, le povere mie parole non saprebbero esprimervi quanto sia alta, e qual spazio indeterminato le si pari dinanzi. Essa è la scienza dei misteri perchè scandaglia ogni origine sacra e profana, è la scienza del pensiero che mai non l' abbandona attraverso le infinite sue vicissitudini, è la scienza del genio, che mai non prende il suo volo, senza ch'essa non gli assegni l'ora e la missione, è la scienza dei principj, perchè chiede al vero stesso un altro vero sempre. superiore. Spetta ad essa il reggere la politica, il dire e perchè i governi siano sì opposti gli uni agli altri secondo le regioni, e perchè. sono sì effimeri o sì durevoli secondo le loro missioni, o perchè sì felici o sì infelici sono le guerre loro secondo i principj; la politica non conosce sè stessa, e sotto lo sguardo della filosofia della storia, i suoi trionfi, le sue conquiste gi trasformano; e i trofei di Carlo Magno diventano una religione nascente, le vittorie dei Crociati altrettante rivoluzioni interne, le forze della Russia la manifestazione di uno scisma, e le libertà degli Inglesi una riforma religiosa. I suoi giorni sono di mille anni, come diconsi i giorni di Dio, e le nazionalità obbediscono pure a' suoi cenni: non immortali, non sacre, non eterne, nascono e muojono come gli individui, o suona l'agonia loro nell'istante di un delirio.
| |
Italia Carlo Magno Crociati Russia Inglesi Dio
|