Ma Vienna era libera e degna di formar parte della nazione rappresentata da Leibnitz, il filosofo delle monadi e dell'armonia, prestabilita, l'inventore del calcolo differenziale, il pensatore più singolarmente originale del XVII secolo, il giudice più competente di ogni filosofia, di ogni giurisprudenza, di ogni erudizione; l'uomo che proponendo da ultimo la conciliazione tra il tien della China e il cielo di Roma., tra la teocrazia pontificia e la riforma protestante, accoglieva e discuteva ampiamente nella Teodicea tutte le pretese dell'antica religione e tutte le objezioni dei più arditi filosofi dell' Inghilterra e della Francia.
Chi gli resisteva colla cieca fede, trovava in lui redivivi i padri ed i dottori, e doveva rendere moderna l'antica scolastica, le cui questioni .della caduta, della redenzione, della grazia, della libertà erano pur sempre i problemi del male, della giustizia e della felicità(5). Coloro poi che cercavano più lontana meta, dichiarando la guerra a Dio, sentivansi colpiti alla volta loro dalle invisibili frecce della sua metafisica; la materia mancava loro sotto i piedi, decomposta nelle monadi, ogni molecola diventava un germe, un'anima, un Dio minore, e in mezzo a tanta trasformazione erano possibili e l'immortalità nell'anima, e la vita avvenire, e l'intera religione naturale. Che se volevasi voltare questa religione contro il cristianesimo a nome di Bayle e di altri filosofi vagamente detti sociniani, egli opponeva loro tutte le possibilità e sui disegni di Dio,e sulla legge eccezionale del miracolo e sulla necessità del male per raggiungere un maggior bene, e giungeva quasi per incanto a considerare il mondo della Bibbia come il migliore dei mondi possibili.
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