I celebri precetti di non possedere nč oro, nč argento, nč denaro; di dare anche la cappa a chi chiede la tunica; di non fare processi, di non giurare, di non vendicarsi, si spiegano anch'essi coll'aspettativa della distruzione della terra. Si raccomanda di svellersi l'occhio che ci scandalizza, di tagliarsi la mano che pecca, poichč meglio vale entrare guerci e zoppicanti nel regno dei cieli, che il rimanerne esclusi. Nč deve recare meraviglia il disprezzo dei primi cristiani per il matrimonio, per la famiglia, per la proprietā, per i principj pių solenni della legislazione romana, che diventavano puerilitā per chi credeva all'imminente annichilazione del mondo.
I primi cristiani vivevano adunque in comune, aspettando il nuovo regno non avevano nč tempj, nč altari, nč cerimonie; combattevano anzi tutte le pompe dall'idolatria imaginate per propiziarsi gli dęi della conquista. Secondo lo storico napoletano, appena ammettevano i due sacramenti del battesimo e dell'eucaristia. E ancora il loro battesimo era meramente spirituale, Gesų Cristo non l'amministrava ad alcuno, gli Apostoli gli anteponevano la circoncisione, per lungo tempo solo si accordava agli adulti; qualche volta si dava dopo l'eucaristia; nč S. Ambrogio temeva che Valentiniano fosse dannato, benchč non battezzato. Quanto alla prima eucaristia, nulla offriva di magico o di sopranaturale; ridotta ad un convito fraterno, ad una pia commemorazione, nessuno s'immaginava che gli si desse di fatto il corpo ed il sangue di Cristo.
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