Che pių? Qual č l'effetto primo della sua missione? Quello di spezzare le tombe e di trarre seco in cielo i giusti dell'antico Testamento, che escono della terra e lo seguono col corpo, senza del quale in ogni sistema di fėlosofia non havvi nč piacere, nč dolore, nč memoria, nč cognizione, nč passione.
Il perchč nessuno pensa nei Vangeli e neppure negli Atti degli Apostoli che senza la risurrezione si possa salire in cielo o discendere all'inferno. Quando Lazzaro muore, i suoi lo piangono; lo stesso Cristo suo amico versa delle lagrime, ma non si parla dell'anima sua: egli č morto addormentato, attende il giorno finale, la sua risurrezione; e quando viene richiamato in vita, nessuno gli chiede nuove del cielo che non aveva potuto vedere. Allorchč Anania e Safira cadono subitamente colpiti, gli astanti sono atterriti dal caso della loro morte improvvisa, nč punto si preoccupano della salvezza o della dannazione delle loro anime. Lo stesso quando Giuda si appende senza che si vedano fiamme o diavoli che lo portino via. Poco importa poi che gli angeli abitino il paradiso, senza corpo; Giannone condanna l'uomo a star uomo; se non gli garba la compagnia del corpo, ne gode; se gli assurdi si moltiplicano da ogni lato, se li tranguggi col dono della fede, e sforza il lettore a prendere i primi cristiani come sono, nč lascia l'argomento se non dopo citati tutti i passi che sconfortano da ogni tentativo per sfuggire al guado massimo della resurrezione.
Egli non dimentica quindi S. Paolo sė sciaguratamente esplicito nella sua prima lettera ai Corinzj, dove dice: "se non č vera la resurrezione dei corpi, neppure Cristo non sarā resuscitato, vuota sarā la nostra predicazione, inane la nostra fede.
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