Sono essi innumerevoli; ogni osso delle catacombe romane appartiene, senza dubbio, a qualche illustre personaggio, di cui la curia romana troverą a tempo e luogo il nome e la biografia. Ogni pił lontano vestigio del cristianesimo essendo deificato in cielo, sarą adorato in terra nei rappresentanti della Chiesa.
Questo č il paradiso che Dante prese sul serio, e che Giannone descrive alla maniera dell'Ariosto. Commentato il Vangelo, studiato il celebre passo delle mansiones multę, gli scolastici ed i preti determinarono ogni pił minuta particolaritą del nuovo Eliseo: "Primieramente, dice Giannone che abbrevio, affinchč nell'entrare non vi fosse mischia sicchč ne potessero accadere delle turbe e brighe, fu alla porta provveduto di un accorto ed avveduto usciere, qual č il clavigero Piero, e per reprimere qualche insolenza, vi sta anche alla guardia l'apostolo Paolo, con quella sua terribile e fulminante spada. Siede colą nel centro dell'ampio giro Gesł Cristo, che vi ha a sinistra il suo eterno Padre e a destra in sito pił basso la vergine Maria sua madre, e tra il padre e il figliuolo in forma di colomba lo Spirito Santo; - d'intorno in triplicati giri sono i cori degli angeli, cherubini e serafini, troni e dominazioni, ed altri duci delle fulgenti squadre del cielo. Siedono poscia intorno il precursore di Cristo, Giovanni Battista, cogli altri patriarchi e profeti; indi gli apostoli,"
Che divulgar la vincitrice morte.
Dopo costoro vengono i martiri, che confermarono la veritą col sangue e col martirio.
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