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      L'ambiente sociale, infine, completa la serie dei fattori criminosi, e per la categoria anzi dei delinquenti occasionali, offre le spinte più forti, per la fitta rete di continui legami che stringe l'individuo all'organismo sociale, in cui nasce e lotta per l'esistenza.
      L'opinione pubblica potentemente influisce sopra certi delitti: esempio il duello, frequente fra i popoli latini, sconosciuto o quasi alla moderna Inghilterra; l'infanticidio così comune tra le razze latine, meno frequente tra gli Anglosassoni, che colpiscono col disprezzo e colla legge il seduttore anzichè la vittima indifesa, da lui spinta all'ultima disperazione.
      L'assetto economico è pure uno dei grandi fattori di delinquenza; perchè certamente la miseria, se non è il determinante unico, è uno dei più potenti fattori della criminalità. E così l'assetto politico è pure causa di certi reati, come sanno gli antichi dominanti stranieri del nostro paese, dove i cosiddetti reati politici di cospirazione ed altro, fomentati dalla tirannide, scomparvero al primo raggio dell'indipendenza nazionale. E così le condizioni scientifiche di un paese reagiscono sopra certe forme di delinquenza, alcune fomentandone altre spegnendone, come ad esempio la pirateria scomparsa al tocco magico del vapore applicato alla navigazione, i veneficii diradati dai progressi della chimica e via via. E così dicasi di tutto l'ordinamento legislativo ed amministrativo in genere, che secondando od impedendo lo svolgersi delle tendenze naturali negli individui associati può rattenerne l'attività entro i limiti giuridici o spingerla invece alla violazione dell'ordine sociale, con tanto maggiore elaterio di ribellione per quanto più ostinata e cieca fu la pressione dell'empirismo autoritario.


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La scuola criminale positiva
Conferenza nell'Università di Napoli
di Enrico Ferri
Enrico Detken Libraio Napoli
1885 pagine 42

   





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