Dai quali, colle forme psicopatologiche sinora così indeterminate, quali sono la pazzia morale e l'epilessia (che recentemente il Lombroso, con intuizione felicissima confortata da completa dimostrazione positiva, ha dimostrato identiche, nella loro natura, alla vera nevrosi criminale congenita) si passa appunto al tipo vero e proprio dei delinquenti nati, incorreggibili, che costituiscono la figura caratteristica di questa prima classe antropologica e presentano le anormalità organiche e psichiche più frequenti e spiccato, insieme ai due caratteri specifici della precocità e della recidiva nel delitto.
Tra questa prima classe dei delinquenti per tendenza congenita e la seconda dei delinquenti occasionali sta una sotto-categoria, abbastanza numerosa, di quelli che io dissi delinquenti per abitudine acquisita. Chiunque visiti le carceri, con intendimento scientifico, s'incontra molto spesso in una figura macilenta di malfattore, per lo più ladro, la cui vita oramai non è che un seguito di cadute e ricadute, un'andata e ritorno fra la carcere, l'osteria 'ed il postribolo, ma che tuttavia non era veramente predestinata al delitto, per un impulso così profondo ed invincibile come quello dei delinquenti nati. Sono individui, che cadono la prima volta piuttosto per l'occasione disgraziata, ma che portati in carcere, vi trovano, invece di correzione, la corruzione morale e materiale e quando ne escono abbandonati dalla società, privi di lavoro, sospetti agli onesti, si danno all'alcoolismo, all'oziosità e riodono nuovamente, per riprendere la stessa vita appena liberali di nuovo e giungendo cosa, di carcere in carcere, di recidiva in recidiva alla completa rovina morale, alla delinquenza cronica, incorreggibile.
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Lombroso
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