Non son colui, non son colui che crediEd io risposi come a me fu imposto.
Perchè lo spirto tutti storse i piedi:
Poi sospirando, e con voce di pianto,
Mi disse: Dunque che a me richiedi?
Se di saper chi io sia ti cal cotanto,
Che tu abbi però la ripa scorsa,
Sappi ch'io fui vestito del gran manto.
E veramente fui figliuol dell'orsaCupido sì per avanzar gli orsatti,
Che su l'avere, e qui me misi in borsa.
Di sotto al capo mio son gli altri trattiChe precedetter me simoneggiando,
Per la fessura della pietra piatti.
Laggiù cascherò io altresì, quandoVerrà colui ch'io credea che tu fossi,
Allor ch'io feci il subito dimando.
Ma più è 'l tempo già che i piè mi cossi,
E ch'io sono stato così sottosopra,
Ch'ei non starà piantato coi piè rossiChe dopo lui verrà, di più laid'opra,
Di vêr ponente un pastor senza legge,
Tal che convien che lui e me ricopra.
Nuovo Iason sarà, di cui si leggeNe' Maccabei: e com'a quel fu molle
Suo re, così fia a lui chi Francia regge.
Io non so s'i' mi fui qui troppo folle,
Ch'io pur risposi lui a questo metro:
Deh or mi di' quanto tesoro volleNostro Signore in prima da San Pietro,
Che ponesse le chiavi in sua balìa?
Certo non chiese se non: Vienmi dietro.
Nè Pier nè gli altri chiesero a Mattia
Oro od argento, quando fu sortitoNel luogo che perdè l'anima ria.
Però ti sta, che tu se' ben punito;
E guarda ben la mal tolta monetaCh'esser ti fece contra Carlo ardito.
E se non fosse ch'ancor lo mi vietaLa riverenza delle somme chiavi,
Che tu tenesti nella vita lieta,
I' userei parole ancor più gravi:
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Iason Maccabei Francia San Pietro Vienmi Pier Mattia Carlo
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