Fu una grandissima festa popolare, alla quale accorsero in numero di settantamila, da tutte le parti della Francia, i delegati delle ottantatrè nuove provincie, o dipartimenti. Per la qual cosa fu denominata festa della Federazione.
V'intervenne anche il re Luigi XVI; ma l'esterna partecipazione di lui alle gioje patriotiche del popolo fu poco sincera. Al di là del confine erano già raccolti a Coblentz gli emigrati rivoluzionarii, a capo dei quali stava il conte d'Artois, fratello del re; ed era noto che essi intrigavano per promuovere un'invasione di eserciti stranieri in Francia. Una parte, dapprima piccola, del popolo, incominciava a diffidare del re; ma era più grande ancora la diffidenza del re pel popolo; e perciò egli commise il grave e colpevole errore di cercare la propria sicurezza al di fuori. Col fine di procurarsi un appoggio anche in seno all'Assemblea nazionale, egli corruppe segretamente, per mezzo d'una forte somma, dicesi d'un milione di lire o più, l'eloquente ed audace tribuno Mirabeau. Però come avvenir suole in siffatti casi, fu denaro perduto, perchè Mirabeau vide rapidamente tramontare il suo prestigio. Affranto dall'eccesso della concitazione mentale e dai vizii, Mirabeau, nato nel 1749, morì nel 1791, cioè in età di quarantadue anni.
Ai 20 di giugno 1791, anniversario del giuramento del giuoco del Pallone, il re prese la fuga verso il confine settentrionale, in compagnia della sua moglie Maria Antonietta, dei loro due figli Maria Teresa e Luigi, di sua sorella Elisabetta, e della governante dei due fanciulli.
| |
Francia Federazione Luigi XVI Coblentz Artois Francia Assemblea Mirabeau Mirabeau Mirabeau Pallone Maria Antonietta Maria Teresa Luigi Elisabetta
|