Dove mai? Nelle monete. Egli č di certo il re. I due fanciulli possono essere i suoi figli. Delle tre signore, una facilmente sarą la regina, un'altra la principessa Elisabetta. Non vi č tempo da perdere, disse fra sč il giovine rivoluzionario. Salito pertanto a cavallo, precorse la vettura reale, e andņ a mettere sossopra Varennes colla grande notizia. Fu suonata la campana ad accorr'uomo: i tamburi chiamarono a raccolta la guardia nazionale. Appena giunti a Varennes, il re e la sua famiglia furono arrestati, indi ricondotti a Parigi.
Per ajuto di memoria potete notare che un Drouet fu la causa occasionale del grande avvenimento dei Vespri Siciliani, e che quest'altro Drouet, di Varennes, fu l'occasione di una serie di avvenimenti pił grandi ancora. Io tengo per fermo che la proclamazione della Repubblica Francese, e gli altri eventi che ne furono la conseguenza, eran cose volute e predisposte da una potenza irresistibile, come si fa palese a quelli che san riflettere, e che non ragionano da figli intellettuali delle scimie, pei prodigiosi riscontri di date fra i grandi avvenimenti antichi e moderni. Nondimeno, se cotesto Drouet non si trovava lą a quel tale momento, e se i sovrani non avessero lo strano orgoglio di far coniare sulle monete la figura della lor testa separata dal busto, le ordinarie probabilitą fan credere che Luigi XVI avrebbe quietamente varcato il prossimo confine, e la sua testa non sarebbe stata troncata sopra un palco. Forse la coalizione settentrionale avrebbe soffocato la rivoluzione francese; forse non vi sarebbe stato nč un impero napoleonico, nč una costituzione spagnuola, nč un impero prusso-germanico, nč un regno d'Italia.
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