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      La restaurazione del sentimento religioso sarà razionale e salutare allorchè cesserà di essere il monopolio di un sacerdozio nemico della libertà; e ciò avverrà quando i discendenti non già naturali, come si vantano di essere, ma figli intellettuali delle scimmie, non avran più forza bastevole per impedire al senso comune del popolo di comprendere il significato delle armonie celesti e cronologiche.
      Lo spettacolo offerto dalla Rivoluzione francese ne' suoi primi anni, è grandioso, meraviglioso, epico, consolante. Ma i numerosi e sanguinosi eccessi di rigore, contro i reali o supposti nemici della libertà, procacciarono l'odioso ed infausto nome di regime del terrore al periodo che cominciò colla morte di Luigi XVI, e finì con quella di Robespierre. Le mostruose colpe e follie commesse allora in Francia, screditando il puro nome della vera Libertà, la quale è tutta ordine, e tutta giustizia, produssero la temporanea sommersione della libertà popolare in Francia, e ritardarono non solo la sua espansione all'estero, ma ancora il suo risorgimento in Francia. Vero è che le vittime del dispotismo sono state assai più numerose che quelle della più sfrenata licenza; ma gli eccessi da una parte non iscusano gli eccessi della parte opposta.
      Le vittime, illustri od oscure, del regno del terrore furono migliaja, e fra esse anche molte donne. Madama Rolland, nel venir condotta al patibolo, avendo vista una statua della libertà, esclamò: o Libertà, quanti delitti si commettono in tuo nome!
      La caduta di Robespierre determinò quella della convenzione, e lo stabilimento di una nuova costituzione, la quale si chiama la costituzione dell'anno terzo (1795), e durò un poco più di quattro anni.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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