Qui accennerò per incidenza ad un elemento storico degno di menzione anche in un compendio come questo. Bruxelles non era allora come presentemente la capitale del regno separato del Belgio, il quale fu fondato soltanto quindici anni più tardi; ma era la seconda città del regno dei Paesi Bassi, tolto a Luigi Bonaparte, e dato dagli alleati a Guglielmo d'Orange.
Wellington conduceva non solo gl'Inglesi, ma ancora Olandesi, Belgi, Annoveresi, ed altri Tedeschi assoldati dall'Inghilterra; in tutto circa centomila uomini. Blucher ne aveva quasi altrettanti. I centoventi mila soldati di Napoleone eran pieni di fede e d'entusiasmo per lui, ma diffidavano dei marescialli e dei generali.
Napoleone giunse a venti chilometri di qua da Bruxelles, e a dieci miglia di qua dal fatale Waterloo, mentre Inglesi e Prussiani non avevano più che due comode marcie da compiere per congiungersi. Senza perder tempo, Napoleone si gettò sui Prussiani a Ligny nel giorno 16 di giugno, e li superò, cercando di ributtarli alla sua destra lungi dagl'Inglesi. Ma non fu una vittoria decisiva, perchè il maresciallo Ney, il quale comandava l'ala sinistra a Quatre Bras, ed il maresciallo Grouchy comandante l'ala destra presso Vavres, stettero inerti. Tradirono? Non interamente; ma erano svogliati. Napoleone nulla più aveva da offrir loro al di sopra del bastone di maresciallo che già avevano.
Nondimeno nel giorno 17 Napoleone mandò replicati ordini a Grouchy di inseguir Blucher, e di cercare ad ogni patto di impedirne la congiunzione con Wellington; poi tornar indietro onde prender parte alla battaglia che stava per darsi contro gl'Inglesi.
| |
Belgio Paesi Bassi Luigi Bonaparte Guglielmo Orange Inglesi Olandesi Belgi Annoveresi Tedeschi Inghilterra Napoleone Bruxelles Waterloo Inglesi Prussiani Napoleone Prussiani Ligny Inglesi Ney Quatre Bras Grouchy Vavres Napoleone Grouchy Blucher Wellington Inglesi
|