Se il gran poeta avesse trovato una bella cosa degna di lui, ancorchè verissima e documentata, gli si sarebbe a stento creduta. Ne ha detto una brutta, e probabilmente falsa od inesatta; gli si crede in parola.
Che monta? Vorrebbe sempre dire lo stesso: non ci arrendiamo. Ciò che importa si è che non vi fu soltanto la parola, o le parole, ma i fatti. I battaglioni della Guardia si formarono in quadrati, per coprire nel lor centro i feriti. Attaccati dalla cavalleria nemica, i prodi Veterani uccisero cavalli e cavalieri colle loro scariche. Attaccati dall'artiglieria cadevano ad uno ad uno, ma mantenevano e riformavano ancora i quadrati, assottigliandoli. Diminuiti sempre più di numero, convertono i quadrati in triangoli, ma riparano ancora entro le lor fila i compagni feriti; continuano sempre a difendersi come tanti leoni. Ridotti infine a centocinquanta, dopo aver fatto un'ultima scarica, si precipitano sulla cavalleria nemica, uccidendo colle bajonette uomini e cavalli, e soccombono essi medesimi, in un sublime ed ultimo sforzo.
Esecrazione alla guerra: ma quando guerra abbia ad esservi, pugnate da valorosi per la vostra Patria; da valorosi morite per essa se fa di mestieri, come i trecento Spartani di Leonida, come la Vecchia Guardia di Napoleone.
Tornato a Parigi, Napoleone abdicò come nel 1814, ed andò a Rochefort colla speranza di potersi imbarcare per gli Stati Uniti di America. Ma il mare era guardato con grande vigilanza dalle crociere Inglesi. Gli sovvenne che Temistocle, esiliato da Atene, domandò ed ottenne l'ospitalità del re di Persia, contro il padre del quale aveva combattuto a Salamina.
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