Il caduto imperatore francese, adunque, andò a bordo del Bellerofonte, vascello inglese, e scrisse al principe reggente: vengo come Temistocle ad assidermi al focolare del Popolo inglese; ma il principe di Galles ed i suoi ministri non eran gente da lasciarsi molto muovere da sentimenti cavallereschi, o da classiche citazioni. Fecero passar Napoleone dal Bellerofonte al Northumberland, altro legno da guerra inglese, che lo condusse all'isola di Sant'Elena, in mezzo all'Oceano Atlantico, non lungi dal tropico del Capricorno. Ivi egli si estinse nel giorno 5 di maggio 1821. Fu sepolto appiedi di un salice piangente, in vicinanza di una fontana delle di cui acque Napoleone amava di abbeverarsi in quell'ardente ed arida isola. Nel 1840 la sua salma quasi ancora intatta, venne trasportata a Parigi. Ivi riposa sotto la cupola degl'Invalidi, entro un avello di marmo, ove è scolpita la più breve e più eloquente iscrizione del mondo:
NAPOLÉON.
STORIA DI UN SECOLODAL 1821 AL 1848
Rivoluzione greca.
Rivoluzione francese del 1830.
Quarantadue giorni prima della morte di Napoleone, cioè il 24 di marzo 1821, Ypsilanti, capo dell'Eteria ellenica, proclamò a Yassy esser giunto il tempo di scacciar gli Ottomani dall'Europa. Pochi giorni dopo questa dichiarazione, scoppiò effettivamente a Patrasso la rivoluzione della Grecia moderna. La guerra dell'insurrezione ellenica durò nove anni, cioè sino al 1830. Illustri si resero in quella guerra i nomi di Ypsilanti, di Maurocordato, di Capo d'Istria, di Miaulis, di Colocotroni, dei due Botzaris.
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