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      Addì 9 di agosto 1830 le Camere nominarono re dei Francesi Luigi Filippo d'Orléans, figlio di quello che nella grande rivoluzione assunse il titolo di Filippo Égalité, e fu decapitato nel 1793. La Camera dei Pari poteva, per legge, condannare alla morte i ministri di Carlo X, per aver violato lo Statuto, ed aver fatto tirare sul popolo, non in difesa della legge, ma contro di essa; ma li dannò soltanto alla prigionia perpetua o temporanea. Polignac, primo ministro di Carlo X, mentre tentava d'imbarcarsi per l'Inghilterra in compagnia di sua moglie, fu scoperto per una ridicola circostanza, simile a quella che fece scoprire ed arrestare Luigi XVI. Polignac voleva figurare come il servo di sua moglie; ma il loro albergatore notò che il preteso lacchè aveva delle mani aristocratiche, e si metteva dei guanti per pulire le scarpe della pretesa padrona. Più tardi Luigi Filippo commutò ai fedifraghi ministri la pena del carcere in quella dell'esilio.
      Nel medesimo anno 1830 scoppiò la rivoluzione anche nel Belgio, ai 26 di novembre. In quell'anno pure fu riconosciuta l'indipendenza della Grecia.
      Il 29 novembre 1830 ebbe cominciamento a Varsavia la formidabile insurrezione della Polonia contro il giogo della Russia; ma fu soffocata nel sangue dieci mesi dopo.
      Quel memorabile anno fu illustrato ancora da un avvenimento pacifico di capitale importanza. Già da buon tempo eranvi delle strade a rotaje di lastra di pietra a Milano, ed in altre città d'Italia; poi vi furono delle strade ferrate a cavalli nelle miniere d'Inghilterra.


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Storia di un secolo dal 1789 ai giorni nostri
di Quirico Filopanti
Sonzogno Milano
1891-1892 pagine 307

   





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