Da Bologna l'insurrezione si propagò sollecitamente a tutta l'Emilia, cioè alle altre legazioni pontificie, ed ai ducati di Modena e di Parma. Si estese pure alla Marca d'Ancona ed all'Umbria, o provincia di Perugia. Una colonna d'insorti, condotta dal generale Sercognani, spingevasi verso Roma, ed era già pervenuta ad Otricoli. Militavano quali volontarij, nella colonna Sercognani, i due fratelli Bonaparte, Carlo e Luigi Napoleone, figli di Luigi che fu re di Olanda. Il primo dei due fratelli morì, poco dopo, di malattia, a Forlì; il secondo divenne più tardi imperatore dei Francesi. Ma anche quel tentativo di liberazione dell'Italia fu schiacciato dagli Austriaci colla battaglia di Rimini, combattuta il 25 marzo 1831, e colla susseguente presa d'Ancona.
I quattro grandi esperimenti rivoluzionarii italiani del 1815, del 1820, del 1821 e del 1831, benchè il primo fosse visibilmente capitanato da Gioachino Murat re di Napoli, furono tutti preparati e promossi dall'Eteria, o società segreta dei Carbonari. In parte fu promossa dalla Carboneria anche la rivoluzione francese del 1830.
La rivoluzione, atterrata in un luogo, risorgeva più potente in quello stesso luogo od altrove, come l'Anteo della favola. L'Ercole che soffocherà lo spirito rivoluzionario, non deve e non può essere la monarchia assoluta: il vero e giusto domatore dev'essere il trionfo pacifico e legittimo dei diritti del Popolo. Addì 24 di febbrajo 1832 la rivoluzione di Portogallo fu iniziata da Don Pedro col prendere possesso dell'isola di Terceira, e fu compita col riconoscimento di sua figlia Donna Maria de Gloria, regina legittima e costituzionale.
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