Garibaldi nacque a Nizza nel 1807 ai 4 di luglio, anniversario dell'indipendenza Americana. Ascritto alla società secreta della Giovine Italia fondata da Giuseppe Mazzini, fu condannato a morte dal governo Piemontese nel 1834; ma per fortuna egli era allora assente dall'Italia. Visse nei primi anni della sua vita, ora esercitando la paterna professione di marinajo, ora dando lezioni di matematica elementare a Marsiglia.
Recatosi nel 1836 nell'America meridionale, ricevette dalla Repubblica dell'Uruguai, di cui la capitale è Montevideo, il comando del suo naviglio nella guerra contro Rosas, dittatore e tiranno della vicina Repubblica Argentina, detta pure, dal nome della sua capitale, la repubblica di Buenos Ayres. Cose inaudite egli fece colle sue poche e piccole navi armate, ma per meglio ajutare la repubblica dell'Uruguai contro le forze, numericamente assai maggiori, di Rosas, fondò la legione italiana, ed alla testa di essa, sulle sponde del gran fiume della Plata, sostenne e vinse numerosi combattimenti. Insigne sopra gli altri combattimenti da lui sostenuti in America, fu quello di Sant'Antonio del Salto, quando nel giorno 8 di febbraio 1846, con quattro sole compagnie, dopo dodici ore di fuoco sbaragliò mille e dugento uomini.
Ricevuto l'annunzio della prossima rivoluzione del 1848, Garibaldi fece vela da Montevideo in compagnia di cento altri italiani, sopra una nave che aveva nome La Speranza, colla bandiera italiana a tre colori. Forme egli avea bellissime. Lunga e bionda era la sua chioma; i lineamenti del suo volto somigliavan quelli coi quali i pittori rappresentar sogliono il Nazzareno.
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