Durava da più di due ore il combattimento. Eran caduti al suolo non pochi dei nostri, ma un maggior numero degli altri. Alcuni italiani più arditi, e buoni tiratori, e fra essi i carabinieri o gendarmi, assalsero la Montagnola di fianco, dalla parte del giuoco del pallone. Cominciava già a manifestarsi nelle fila austriache, poco riparate dagli alberi del passeggio, una certa esitanza. Alla fine un ben diretto colpo gettò giù da cavallo un maggiore austriaco. Quello fu il segnale ed il principio della fuga generale dei nostri nemici. Discesero dall'altura della Montagnola, dalla parte di dietro, alla vicina porta di Galliera, e per quella uscirono dalla città. Tutto l'esercito di Welden si ritirò, con poco ordine; una parte per la via di Galliera a Ferrara, e l'altra per la via Emilia a Modena.
L'8 agosto 1848 è la data più onorevole e più memorabile della storia moderna di Bologna. Le maravigliose armonie cronologiche che quasi ad ogni piè sospinto si presentano nella mia storia, la renderanno meno attraente ai lettori miei contemporanei; ma preferendo anche in questo caso il mio dovere al mio momentaneo interesse, sono costretto a notare che la data moderna della vittoria dei Bolognesi, cioè il giorno 8 di agosto dell'anno 1848, ventesimo sesto anno secolare della fondazione di Roma, si trova essere l'anniversario preciso dell'unico avvenimento del quale si conosca la data nella storia di Bologna antica. È il preciso anniversario del giorno in cui Bononia, ossia Bologna, già Felsina, divenne una colonia Romana.
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