Tuttavia il recinto della città fu più volte ampliato. Le presenti mura merlate e turrite, alla sinistra del Tevere, sono opera dell'imperatore Aureliano; quelle a destra, tutte disposte in regolar forma di bastioni ad angoli salienti e rientranti, sono più recenti, ed opera dei papi.
Il dotto antiquario Nibby, calcolò che il circuito moderno di Roma, compresi i risalti delle torri, ma non curando le minori anfrattuosità dei bastioni, eguaglia sedici miglia romane, e mezzo: ma misurando col compasso sulla mappa la frastagliata linea delle mura di Roma, comprese tutte le parti sporgenti e rientranti, si trova in totale la notabil lunghezza di 22 miglia romane da 75 al grado, o circa 33 chilometri. Questo sarebbe il contorno d'un circolo con sette miglia di diametro. Quantunque l'area di Roma sia lungi dall'adeguare un circolo di tal diametro, a cagione della forma irregolare e degli angoli sporgenti e rientranti, ma specialmente per le grandi appendici spinte infuori, del Vaticano a destra e del castro Pretorio a sinistra, Roma ha tuttavia un'estensione molto grande entro le mura: della quale la minor parte è occupata dalle abitazioni. Il resto è vigne, orti e giardini. La presente popolazione oltrepassa di poco le trecentomila persone; nel 1849 ne aveva 180,000, non compresi i forestieri.
Roma ebbe già un maggior numero di porte di quelle che ora ha: oggi ne ha dodici, cioè otto alla sinistra del fiume, e quattro alla destra. Queste quattro meritano di essere qui nominate, perchè sono in ispecial modo legate alla storia della guerra del 1849. Incominciando dalla più vicina alla parte superiore del Tevere, e terminando colla più vicina al mare, i 1or nomi son questi: porta Angelica, porta Cavalleggieri, porta San Pancrazio, e porta Portese, antica porta Portuensis.
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