Servivano in quegli ospedali molte donne pie e patriotiche, fra le quali voglio ricordare la loro comune direttrice, Cristina principessa di Belgiojoso. Amo altresì di far nominale menzione di un'altra illustre vittima della difesa di Roma, Luciano Manara, lombardo, ucciso nell'ultimo combattimento a Villa Spada entro le mura, il 30 giugno.
I Francesi non occuparono il Campidoglio che nel giorno 4 di luglio, anniversario dell'indipendenza Americana, e della nascita di Garibaldi. Siccome il Campidoglio era divenuto la sede dell'Assemblea costituente, ed essa era tacitamente ma non ufficialmente prorogata, stimai necessario di assumermi, in assenza degli altri, il malinconico uffizio d'una protesta, a nome dell'intera Assemblea, davanti alle bajonette francesi. Il reggimento Lamarre occupò la piazza superiore del Campidoglio, e due compagnie del medesimo salirono ad occupare l'aula delle adunanze. Io intanto scrissi due separate copie d'una protesta, nella quale stimai utile di far menzione anche del quinto articolo della costituzione Francese del 1848, secondo il quale le armi della Repubblica Francese non dovevano mai esser impiegate contro la libertà di alcun popolo. Premisi alla protesta la formola Mazziniana «In nome di Dio e del Popolo» colla quale si solevano intestare i decreti dell'Assemblea e tutti gli atti della Repubblica. Indossata la mia sciarpa tricolore di deputato, ed impresso il suggello dell'Assemblea ad ambedue le copie della protesta, ne diedi lettura ad alta voce nei seguenti termini
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