Ne seguì, ai 20 di maggio, la prima battaglia di questa guerra, che fu la battaglia di Montebello, vinta dalla divisione Forey contro un numero doppio di Austriaci. Combattè in quel giorno con gran valore, al fianco dei Francesi, uno squadrone di cavalleggieri del Monferrato. Stadion ripassò il gran fiume, e Giulay retrocesse col suo quartier generale sino a Garlasco presso Pavia. Ai 26 Garibaldi battè Urban a Varese. Nel seguente giorno egli occupò San Fermo, dopo un altro accanito combattimento, e nella sera entrò vittorioso in Como. Gli uomini di Urban, in numero di circa sei mila, si ritrassero precipitosamente a Monza.
Nel tempo che i valorosi Cacciatori delle Alpi eseguivano queste rapide e fortunate mosse alle spalle del principale esercito austriaco, i due eserciti regolari alleati passarono alla sinistra del Po accostandosi al nemico. Ai 30 di maggio i Piemontesi, precedendo i Francesi, avevan già passato anche la Sesia. Gli Austriaci si eran muniti di formidabili trincieramenti a Palestro, a Confienza, a Casalino ed a Vinzaglio. Ma i Piemontesi attaccarono strenuamente le trincee e le superarono. Vittorio Emanuele pubblicò nella sera stessa un proclama di congratulazione alle sue truppe, e notò con compiacenza la doppia circostanza di esser quella la prima battaglia sostenuta dall'esercito regolare piemontese in quella campagna, e ad un tempo l'anniversario di un'altra vittoria italiana, cioè della battaglia di Goito, vinta il 30 maggio 1848.
L'indomani, 31 maggio 1859, gli Austriaci vennero a Palestro in maggior numero che nel giorno 30, ma in questo secondo giorno della battaglia di Palestro gl'Italiani ebbero al lor fianco un reggimento di zuavi francesi.
| |
Montebello Forey Austriaci Francesi Monferrato Giulay Garlasco Pavia Garibaldi Urban Varese San Fermo Como Urban Monza Cacciatori Alpi Piemontesi Francesi Sesia Austriaci Palestro Confienza Casalino Vinzaglio Piemontesi Emanuele Goito Austriaci Palestro Palestro Italiani
|