A Mac-Mahon, a Niel ed a Canrobert comandò di tenersi alla destra di Baraguay, facendo fronte agli Austriaci sui colli ed alla pianura, e cercando al possibile di dividerli in due parti. Al re Vittorio Emanuele raccomandò, in una maniera più generale, di far fronte agli Austriaci alla sinistra dei Francesi, e di non permettere al nemico di penetrare fra i due eserciti alleati per dividerli.
Gl'Italiani, conseguentemente, si misero alla sinistra di Baraguay d'Hilliers, ma un po' troppo lontani dai Francesi, e troppo sparsi fra loro, secondo il lor brutto costume. Sin dalle prime ore del mattino essi eransi già azzuffati col corpo di Stadion, il quale teneva l'estrema destra Austriaca. Era quel medesimo Stadion che fu vinto a Montebello.
Gli alleati pertanto erano più o men regolarmente schierati in una linea lunga diciassette chilometri a un di presso; dieci chilometri pei Francesi, e sette pei Piemontesi; con quest'ordine, procedendo da destra a sinistra, o da oriente ad occidente: Canrobert, Niel, Mac-Mahon, Baraguay, Vittorio Emanuele. I quattro corpi di esercito italiani, naturalmente assai più piccoli uno per uno che i quattro corpi francesi, avevano per capo comune il re, e per comandanti rispettivi Durando, Mollard, Cucchiari e Fanti. Gli ho nominati pure nell'ordine del posto che occupavano andando da destra a sinistra; cioè a dire Giovanni Durando toccava colla sua estrema destra l'estrema sinistra di Baraguay; poi veniva Mollard colle due valorose divisioni di Casale e di Acqui, di fronte a San Martino; indi Cucchiari ed infine Fanti sulla sponda del lago.
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