L'ex-duca ebbe abbastanza senno per non presentarsi da sč; ed egual giudizio ebbero l'ex-duchessa di Parma, e l'ex-granduca di Toscana. Quanto di buon grado l'Austria sarebbesi presentata in lor vece! Ma, alto lą! Ostava l'articolo del non intervento; e, dietro quell'articolo di carta, eravi la grande e ben temprata spada della Francia; e quella altresģ, meno grande ma da non isdegnarsi, della rivoluzione italiana.
Insomma Parma, Modena, Firenze, Bologna, continuarono a tenersi i lor governi provvisori, ufficialmente separati, ma cordialmente uniti fra loro e col Piemonte. Un po' pił avanti, Parma, Modena e Bologna, colle altre provincie gią legazioni Pontificie, si unirono in un solo Stato chiamato il governo dell'Emilia, con Farini per capo, o dittatore; come la Toscana ebbe per dittatore Bettino Ricasoli; ma con noto e fermo intendimento di congiugnersi ufficialmente al Piemonte appena fosse possibile.
_________La data e le principali circostanze della battaglia di Solferino e San Martino, che forma uno dei principali avvenimenti raccontabili nella storia moderna, si presta ad una importante considerazione generale, di ordine filosofico e religioso.
La storia antica sovrabbonda di racconti e di considerazioni relative al sentimento religioso: gli storici moderni affettano di passare sotto silenzio, o rappresentare come favolosi tutti i fatti accennanti ad una fonte misteriosa. Tuttavolta, siccome questo genere di fatti, reali o imaginarii, attrae la maggior attenzione del popolo, lo storico ha il dovere ed interesse di non trascurarli, dichiarando lealmente se li reputa reali o fittizii, dotati di una seria o fallace importanza.
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