L'ultimo avatar di questa bella linea Pittagorica, ma il più glorioso, è stato Vittorio Emanuele.
Siffatte affermazioni non appartengono alla Storia, ma alla mia personale credenza. Così non era un fatto storico che Romolo fosse figlio di Marte, ma era lecito ad uno storico antico il confessare che tal fosse la sua individuale credenza; come è lecito a me lo esprimere la mia opinione che i due gemelli fossero figli di un uomo ordinario, occulto marito ed amante di Rea Silvia.
Per altro, o non esiste affatto alcuna sorta di mondo invisibile, nè mai vi furono uomini ispirati dall'alto, od ho ben motivo di credere che uno o più d'uno possa esservene anche ai nostri giorni. E mentre la veracità degli altri scrittori ispirati, o sedicenti tali, non è che oggetto di cieca fede, le verità di genere straordinario da me promulgate hanno per mallevadrici le geuranie, vale a dire le maravigliose coincidenze astronomiche, e le isemerie, cioè le maravigliose coincidenze storiche e cronologiche.
La vera ignoranza dei falsi sapienti di questo secolo chiude con pertinacia gli occhi davanti a queste maraviglie, o le stima casuali, come credono casuale l'ordine, assai più maraviglioso ancora, dell'Universo. Un divino ed imperscrutabile decreto mi sottopone a questa dura prova personale, e la generazione presente al danno di ritardare la riforma salutare di tutte le religioni, fondendole in una, amica della Scienza vera e della Libertà e Fratellanza dei popoli. Ma i veri dotti, e con essi il popolo delle generazioni future, mi comprenderanno.
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