L'India propriamente detta è una grande penisola avente per base a settentrione la catena dei monti Hymalaja, che sono i più alti del globo, il fiume Gange a levante, il fiume Indo a ponente, e si protende verso mezzogiorno, in forma di una lingua, sino al capo Comorin. Ha duecento milioni di abitanti, tutti più o meno soggetti alla Inghilterra, tranne un piccolissimo avanzo di possessioni portoghesi a Goa, e di possessioni francesi a Pondicherì. Trovasi l'India in un tale stato di decadenza, da secoli immemorabili, che neppur esiste una sua storia; non ha che degl'inni e delle poesie: bellissime però. Della misera condizione di un così gran numero di creature umane ha principal colpa il Braminismo, che è la più diabolica di tutte le religioni, e che fa sacre ed inviolabili le caste, all'opposto del Buddismo il quale le ha abolite.
L'Arabia, invece, la Persia, e la Turchia Asiatica, seguono l'Islamismo, o la religione fondata da Maometto, che è la migliore di tutte le religioni esistenti, dopo la Cristiana. È un comune ma grosso errore, benchè sia partecipato anche dal dotto Renan, l'attribuire la decadenza della Turchia, e degli altri paesi maomettani, alla lor religione. L'Islamismo fa per lo contrario la loro forza morale. La radice della lor debolezza morale ed intellettuale è il dispotismo.
La parte settentrionale dell'Asia, cioè la vastissima, ma frigidissima e pochissimo popolata Siberia, è in possesso della Russia. Per mezzo principalmente della Siberia è la Russia uno dei due più vasti imperi del mondo.
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